Nelle consulenze ad indirizzo psicosomatico vengono utilizzate una vasta gamma di metodologie integrate, mente-corpo.

Le consulenze si orientano su tre indirizzi.

Training corpo emozione utile a gestire stati di ansia angoscia e panico.

Training di meditazione utile per imparare ad adattarsi più facilmente a situazioni stressanti. Il corpo ha l’opportunità di cambiare il modo di rispondere ad esse.

L’utilizzo di tecniche energetiche e test Kinesiologici per lavorare direttamente sul corpo, bypassando l’aspetto cognitivo.

Training di organizzazione somato – emozionale.

I training sono utili per imparare a tradurre i codici analogici del corpo spesso percepiti dal cliente come disorganizzati, e renderli comprensibili con un “significante” di senso nel contesto familiare, lavorativo, affettivo o comunque nella vita in cui si è  inseriti.

Neuroscienze e nuovi Training di Intervento

La ricerca scientifica evidenzia quanto le emozioni hanno una connessione neurobiologica. Oggi sappiamo che determinate regioni cerebrali si attivano già solo con l’ascolto di emozioni espresse dal tono di voce o semplicemente perché viviamo situazioni o sentiamo odori che riconducono ad eventi traumatici. L’amigdala è parte in causa di questo processo e si attiva associativamente con una serie di patologie come: ansia, paura, agorafobia, claustrofobia, vertigini e negli attacchi di panico.  

Metacognizione

Il modello somatologico considera la relazione tra emozione e corpo per rendere conscia la reciproca influenza e l’interazione tra questi. Imparare ad utilizzare consciamente la competenza meta cognitiva favorisce un equilibrio migliore nella gestione delle emozioni e dei pensieri invasivi. 

Questa didattica si rivela preziosa nella gestioni di stati d’ansia, di panico e stati angosciosi. 

La Meditazione come strumento di Ascolto Consapevole

Il training di Meditazione nasce dalla necessità di comprendere come l’ interazione del sistema corpo – mente – energia, possa trovare una soluzione a sistemi disfunzionali nella gestione di stress, ansia e relativi problemi psico-somatici.

Anni di lavoro con moltissime persone, hanno evidenziato come nella nostra cultura, la capacità di ascolto somatico ha delle lacune intrinseche. Il perno dell’applicazione della pratica mindfullness in campo clinico, consiste nella comprensione di ciò che “sentiamo metacognitivamente” e quello che, realmente accade dentro di noi, in forma causa – effetto, hanno spesso traiettorie differenti e incongrue.  Il training permette di scoprire, il filo conduttore attivante tra corpo e mente. L’obiettivo è di arricchire la propria competenza somatica e la sensibilità d’ascolto/interocezione imparando “al bisogno” a gestire stati del corpo e stati emotivi legati ad esso. Questa pratica è utilizzabile anche a fine preventivo, e per ristabilire l’omeostasi.

Meccanismi e Risultati

Le neuroscienze indicano l’amigdala, responsabile dell’attivazione dei nostri sistemi di allarme.

Il cliente viene accompagnato nella valutazione del suo stato attivatorio. Questo training alla meditazione si rivela uno strumento in più per prendere coscienza di come gli stati motori ed emotivi possono essere ascoltati, gestiti al fine di spegnere i “sistemi di allarme” del sistema nervoso autonomo.

Gli effetti benefici della meditazione oggi sono ampiamente dimostrati e verificati, la letteratura scientifica è vastissima e dimostra che la meditazione è particolarmente indicata anche nella:

gestione dello stress – trattamento dell’ansia

depressioni – trattamento dell’insonnia

trattamento del colon irritabile – regola la pressione sanguigna

attenua i principi infiammatori – nell’ insonnia – aiuta la digestione.

Tecniche corporee energetiche.

Tra le metodologie integrate mente-corpo troviamo le Tecniche Corporee Energetiche. L’obiettivo è di potenziare le risorse interne e mantenere il proprio stato di salute. Tutte le discipline che implicano al nostro corpo un valore energetico o bioelettrico (Il Chi nella Medicina Cinese, Prana in quella Ayurvedica, Qi nella tradizione Giapponese) mirano, in modi diversi, a riequilibrare l’energia vitale univocamente considerata la principale fonte di benessere e salute. Questa metodologia permette di intervenire direttamente sulla matrice e sull’essenza, è garanzia di un trattamento su stati patogeni creati da fatti causali.

La mente occidentale ha bisogno di codici

Spesso, le tecniche energetiche vengono snaturate e ridotte ad una mera attività di marketing in cui il solo obiettivo è quello di attrarre un segmento di pubblico ben preciso. Un altro problema è che molte tecniche energetiche trasportate nel contesto occidentale, vengono svuotate di significato e di una geometria necessaria che raccoglie un sapere antico quanto complesso, riducendole ad atti privi di significato.

Il corpo non segue logiche cognitive

Se invece vengono utilizzate e inscritte in un contesto di senso neuroscientifico si rivelano strumenti importanti per ripristinare la comunicazione corpo mente e abbassare gli stati di attivazione neurologica. Il cliente, inserito in questa metodologia acquisisce uno strumento in più per allontanarsi da sistemi di credenze lontani dai suoi codici di funzionamento, scoprendo l’intimo processo di organizzazione al male che lo affligge.

Di primaria importanza è riuscire a passare il concetto di “dialogo nel corpo” e dei link che connettono distretti organici a significati simbolici prettamente corporei o non per forza sempre cognitivi.

La psicosomatica si colloca a metà strada tra la medicina e la psicologia.

Interroga la relazione tra mente, mondo emozionale/affettivo e il corpo.

Ha lo scopo di comprendere e connettere, gli effetti negativi che la psiche/mente, produce sul soma/corpo.

Quali sono le cause che portano a soffrire di disturbi psicosomatici?

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Lo stress psicofisico giornaliero combinato a relazioni, lavoro, scorrette abitudini alimentari non consente di rimanere in contatto con la nostra sfera emozionale e con il nostro corpo.

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Il perdurare di emozioni come la paura, la preoccupazione, la rabbia, possono attivare il corpo e mantenere il sistema nervoso in una condizione di allarme continuo, determinando danni a svariati organi.

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Diventa così essenziale abbassare il livello di attivazione neurofisiologica e delle memorie somatiche e rieducare la mente ad una dimensione di auto-ascolto, capacità cruciale per intercettare e gestire il sintomo o il malessere prima che diventi invalidante.

I disturbi psicosomatici a lungo termine

possono portare danni a carico:

dell’apparato gastrointestinale – cardio circolatorio

l’apparato respiratorio – l’apparato urogenitale

al sistema epidermico e al sistema muscolo scheletrico.

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